La distanza temporale che divide le giovani generazioni dal periodo storico della Shoah, potrebbe sterilizzare l’accaduto della dovuta compassione ed attenzione umana che invece merita.
Ciò non è accaduto, in quanto la comunità internazionale ha fissato ogni anno nella data del 27 Gennaio, il giorno di commemorazione e ricordo delle vittime di questo genocidio, proprio nel giorno della liberazione degli ebrei dal Lager di Auschwitz per l'arrivo dei Russi.
La scuola ha avuto un grande ruolo nell’obiettivo sociale di far r memoria della Shoah.
La società civile è stata quindi ripetutamente stimolata negli anni a riflettere sull’avvenimento ma non tutti hanno sviluppato la stessa sensibilità a riguardo.
Mi sono resa conto infatti, di persona, che in diverse fasce d’età c’è ancora molta indifferenza a ricordare un evento tanto tragico.
Penso che ricordare sia fondamentale, soprattutto quando bisogna cercare di rimediare alle brutture perpetuate dalla follia umana affinché non si ripetano.
Sono pienamente d’accordo con le parole della senatrice Segre:
”L’indifferenza è più colpevole della violenza stessa. È l’apatia morale di chi si volta dall’altra parte: succede anche oggi verso il razzismo e altri orrori del mondo. La memoria vale proprio come un vaccino contro l’indifferenza.”
La memoria è un presente che non finisce mai di passare ed io ne voglio essere testimone.
Alessandra Manfré 3 F