“Quattro chiacchiere e due preti” potrebbe essere questo il titolo dell’incontro che studentesse e studenti hanno avuto con don Raffaele Mangano e don Massimo Schiera a fine anno scolastico.
Dopo un anno impegnativo, come già i due precedenti, che hanno richiesto particolare attenzione, tra l’altro, agli aspetti psicologici, come non concludere finalmente in presenza, dando spazio anche al bisogno di interiorità? Chi meglio di un prete può aiutare un giovane ad ascoltare le proprie domande interiori? Se poi i preti sono due, la circostanza è ancora più intrigante. Don Raffaele Mangano, parroco di lunga esperienza, si è presentato raccontando di aver conosciuto Padre Pino Puglisi, 3P, come amava farsi chiamare lui stesso, dando l’impressione di averne ricalcato l’impronta di simpatia e attrattiva verso i giovani. Accanto a lui don Massimo Schiera, un giovane prete ordinato da pochi mesi, tempra di scout, che i giovani, anche difficili come quelli del “Malaspina”, li conosce bene.
Dal palco dell’Aula Magna del nostro Liceo, dopo pochi minuti dalla loro presentazione, i due ospiti avevano già creato un feeling con i ragazzi i quali, suonata l’ultima campanella, hanno scelto di rimanere ad ascoltarli. Non si è fatta attendere infatti la loro reazione attenta e presto è cominciato il dialogo aperto: alcuni, tra i ragazzi e le ragazze presenti, hanno raggiunto i due preti sul palco per provare a rispondere alla loro domanda provocatoria “che vuol dire essere felici?”. Posto ai nostri studenti liceali, il tema sulla felicità potrebbe sembrare quasi scontato, essendo in grado di attingere da filosofia, letteratura, arte per provare a dare una risposta concettuale. Ma i partecipanti hanno capito che la domanda non era rivolta alla testa, ma al cuore e così si è subito stabilito un canale di empatia che ha attraversato tutta la sala. Siamo rimasti, docenti e studenti, attenti e coinvolti, pur nel breve tempo a disposizione, quanto sufficiente per un incontro, occasionale sì, ma certo non casuale, parola di preti.
La chiacchierata, per chi volesse, può proseguire con don Raffaele che potrete trovare presso la parrocchia di viale Francia, Mater Ecclesiae, e con don Massimo presso la parrocchia di Sant’Ernesto, in via Campolo.
S M