"Architetture in superficie. Osservare il mondo con gli occhi della geometria", che abbiamo avuto l’onore di presentare alla presenza delle coautrici Franca Caliò e Caterina Lazzari, ha il grande merito di esaltare il rapporto stretto tra geometria, arte e architettura riuscendo ad avvicinare, anche i lettori non addetti ai lavori, ad un'osservazione intima di celebri architetture del presente e del passato, non solo riconoscendo in esse particolari forme geometriche, dalle più semplici alle più complesse, ma provando insieme a leggere le motivazioni delle scelte fatte dai progettisti, gli effetti estetici e, non ultime, le emozioni che la forma può trasmettere. Sotto questa lente passano edifici di tutto il mondo, dalla cupola di San Pietro all'Opera House di Sydney, che si mostrano rispettivamente come un "ellissoide di rotazione" e un "intreccio di porzioni di sfera". Così facendo mettono a nudo la propria "anima geometrica", che è strettamente connessa con la loro storia, estetica, funzionalità, struttura. Risiede proprio in questo potenziale emozionale la meravigliosa proprietà della geometria di essere una "Forma d'Arte"

Perfettamente riuscita dunque l'impresa delle autrici.

Immediate le favorevoli implicazioni didattiche determinate dalla possibilità di capovolgere la prospettiva di studio della geometria, ad ogni livello, partendo dalla rilevazione delle regolarità dedotte dall'osservazione del reale, e non pervenendo ad esse dopo uno sterile e sfiancante approccio teorico, simbolico, astratto.

“Non vi è ragazzo che rimanga freddo davanti a un’opera architettonica, davanti ad una elegante soluzione tecnica. Ora, alla base di queste soluzioni vi è una matematica che regola gli aspetti funzionali come equilibrio, resistenza, ecc. Dare una idea di questa matematica soggiacente vuol dire permettere agli allievi di ammirare queste opere con un occhio più cosciente, vuol dire provocare una più profonda maturazione matematica.” (Emma Castelnuovo)

Ecco il grande merito, nonché il successo, di "Architetture in superficie": fornire al lettore, sia esso studente o didatta, gli strumenti e la curiosità per scoprire la matematica soggiacente ad ogni opera presentata, permettere di ammirarla con occhio più cosciente, promuovere una più profonda maturità matematica.

Grazie per questo dono, di cui ci auguriamo tanti possano fruire!